Messina

                              “La città che ha saputo rialzarsi silenziosamente”..

Ho utilizzato qustretto di messina.JPGesta frase per descrivere questa città perché ben pochi sono a conoscenza del fatto che nel 1908 Messina fu rasa completamente al suolo insieme ai comuni di  Reggio Calabria e Villa san Giovanni, a causa del terremoto e successivo maremoto ( con onde di altezza maggiore dello Tsunami del 2004) che le colpì.

Cosa vedere?

Messina è la messina-duomo.jpgpunta dell’ isola più vicina alla penisola italiana ed è per questo il “ponte” di  comunicazione per l’isola attraverso il suo porto. Consiglio di recarsi nella piazza del Duomo di Messina poco prima di mezzogiorno in modo da osservare la vera particolarità del campanile; alto 90 metri ha all’esterno il più grande e complesso orologio, il quale possiede un meccacampanile-selezione.jpgnismo per cui  tutti i giorni a mezzogiorno fa muovere le varie statue in modo spettacolare al suono dell’Ave Maria di Schubert. Le figure del campanile ricordano la guerra del Vespro del 1282: Il Leone in cima rappresenta il Popolo Siciliano vittorioso su Carlo d’Angiò e l’esercito guelfo inviato dal papa contro la Sicilia; Dina e Clarenza rappresentano le donne di Messina che aiutarono gli uomini a difendere la città; il galletto in mezzo alle due statue femminili rappresenta l’esercito franco-papale; la chiesa che scompare ricorda il Colle della Caperrina, luogo della battaglia del 6 e 8 agosto 1282.

La città possiede varie chiese oltre alla sua cattedrale, tra le quali: la Chiesa della Santissima Annunziata dei Catalani, la quale fu costruita svariate volte e si trova attualmente a 3m sotto il manto stradale, il santuario della Madonna di Montalto, la Chiesa di Santa Maria del Carmine e Santa Maria Alemanna, voluta da Federico II di Svevia e una delle pochissime chiese rimaste illese nel terremoto del 1908..

Particolari sono i palazzi della città, dei quali possiamo ammirarne l’architettura durante la nostra passeggiata, per esempio il Palazzo dell’Università, il Palazzo della Regione, Comune-di-Messina-Palazzo-Zanca.jpgPalazzo Zanca (sede del comune) al quale accediamo passando per la piazza principale al centro della quale è situata la fontana Senatoria. Come si nota anche dalle descrizioni la maggior parte dei palazzi sono adibiti ad uso statale. La città possiede molte zone verdi, chiamate “Ville”, la più grande delle quali (Villa Giuseppe Mazzini) è situata al centro della città davanti alla Prefettura. La sua particolarità è dovuta alla ricchezza della vegetazione mediterranea ed esotica e al suo interno  vi è l’Acquario di Messina  ed una voliera che ospita uccelli esotici.

Cuore giovanile della città è Piazza Cairoli, attraversata dalla linea tranviaria della città e punto di ritrovo dei giovani, dato il numero di locali presenti.

Suggestiva è la località di Ganzirri, il quale rappresenta il tipico borgo marinaro. Si trova nella punta estrema di Messina, proprio quella che più si avvicina alla Calabria. Nel suo comprensorio troviamo il lago Ganzirri, adiacente al Lago Piccolo e collegato direttamente con il Mar Ionio, mentre l altro con il Mar Tirreno. Anche qui si gode di una estrema pace e tranquillità osservando l immensità che la natura ci offre..

 Curiosità

Se ci si reca in questa città durante il periodo estivo consiglio di prestare particolare attenzione, perché nei giorni che precedono il 15 Agosto le vie della città sono percorse dai gigantidue Giganti e del Cammello: esse sono due colossali statue a cavallo che raffigurano i leggendari fondatori della città: Mata, il moro Grifone (detti “u giganti e a gigantissa”) e il Cammello ricorda l’ingresso trionfale a Messina  del conte Ruggero d’Altavilla, il quale si dice sia arrivato proprio a dorso di un cammello e sottrasse la città al potere degli Arabi. Questa festa folkloristica di origine catalana, altra popolazione che ha dominato il territorio, precede la processione della Vara nel giorno dell’assunzione di Maria al cielo (15 agosto), durante la quale la Vara stessa, una macchina trionfale, trasporta accompagnata dai fedeli una statua con numerose raffigurazioni di angeli, due grandi sfere rotanti che rappresentano il Sole e la Luna e in cima vi è la statua del Cristo che, con una mano, sorregge Maria. I fedeli la trascinano tirando le lunghe gomene situate alla base per tutto corso Garibaldi, passando per via I Settembre e arrivando nella piazza del Duomo dove si conclude con una messa serale.

Un piccolo consiglio: recatevi sul Monte Dinnammare, chiamato così perchè si affaccia su due mari: Ionio e Tirrenio. Qui troverete un santuario, rinominato “dei Due Amanti”, il quale possiede la famosa terrazza dalla quale potrete avere una totale e splendida visione dall’alto della città. 

Aboliamo la Dieta!

Come ben si sa non si può andare via dalla Sicilia senza aver messo su kili; quindi preparatevi! Se soggiornate a Messina consiglio di non prendere il classico cannolo siciliano o la cassata, perché beh.. quelle le trovate in ogni luogo della Sicilia, mentre questi dolci non proprio:

  • Let’s Start: Se soggiornate nel periodo di ottobre, in particolare nella
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    Ossa dei Morti

    festa di tutti i Santi dovete assolutamente assaggiare le Ossa dei Morti, dei biscotti di pasta garofanata: deliziosi. Se invece siete in visita nel periodo

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    Pignolata

    di carnevale non potete non assaggiare la Pignolata, dolce tipico messinese di questo periodo: il nome deriva dalla sua forma di pigna, per metà ricoperta di glassa bianca aromatizza al limone e per un’altra metà scura poiché al cioccolato. Non si può non assaggiare la Granita con la G maiuscola Messinese. Eh si.. perché la vera granita siciliana è in realtà tipica della provincia di Messina per quanto riguard

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    Granita al caffè con Panna e Brioche

    a il gusto caffè, e della provincia di Catania; diffidate dalle imitazioni perchè in altre parti della Sicilia potreste incappare in semplice ghiaccio tritato aromatizzato! E mi raccomando prendete proprio il gusto Caffè con Panna (che decisamente non sarà quella che vi aspettate della bomboletta spray) e brioche, tipica messinese che non è di certo il cornetto che pensiamo. Vi consiglio di portare a casa le Paste di Mandorla per tenere vivo il sapore di questa terra!

  • Il punto forte della tradizione siciliana sono i famosissimi arancini di riso e proprio a Messina c’è una rosticceria che ne ha per tutti i gusti; situata in Via Battisti 143, la Rsosticceria Famulari possiede ogni tipo di arancino, dal classico al più strano, oltre che i rustici…. Da leccarsi i baffi!braciole.jpg
  • Altro punto forte sono le braciole alla Messinese: involtini di carne impanata presentati come uno spiedino, con il cuore di provoletta e prosciutto..
  • Per quanto riguarda i primi assaggiate i maccheroncini fatti in casa alla norma con una spolverata di ricotta al forno.. Non ci sono parole per definirne il sapore!

Per gli amanti del mare ..

I Messinesi si recano per lo più al Pilone, ovvero la spiaggia che si trova proprio sotto il faro. Particolarità della spiaggia: vi trovate in Sicilia ma sarà come toccare la Calabria con un dito! 🙂 Essendo la città un crocevia di navi per la presenza del porto, il mare non è dei migliori: infatti l’acqua è molto fredda a causa delle numerose correnti che attraversano lo stretto e ci sono moltissime meduse, per questo consiglierei di visitare le numerose località balneari in provincia di Messina, per esempio: Rometta, Falcone, Rodìa, Capo di Milazzo, Patti, San Giorgio, Capo d’Orlando e non dimentichiamo le meravigliose Isole Eolie, del quale trovate tutte i suggerimenti nel prossimo articolo!